Bilancio di Previsione 2001
Consiglio Comunale mercoledì 28 febbraio 2001
 

Il nostro principale intervento

 

Il Bilancio del Comune di Longarone oltre il duemila

 

Bilancio 2001 – pluriennale 2001-2003

  Il Bilancio è il programma di governo del Comune

Come Gruppo di Minoranza ci siamo trovati di fronte al Bilancio 2001 e al pluriennale 2001-2003 convinti che occorra una cultura incentrata sugli obiettivi e quindi sui risultati, per poter predisporre lo strumento  amministrativo fondamentale per il Comune.

Per pervenire a questo risultato bisogna trasformare il Comune in un Ente capace di operare non solo nel rispetto delle leggi, ma anche e soprattutto di garantire il miglior utilizzo delle risorse, siano esse economiche, umane e tecnologiche.

Pertanto riteniamo obbiettivi primari dell'elaborazione del bilancio procedere a una razionalizzazione dell'esistente volta a favorire

a)       il passaggio da una cultura del compito ad una cultura del risultato;

b)       il coinvolgimento di tutta la struttura inteso come "partecipazione al cambiamento"

c)       l'abitudine a collegare le proprie decisioni ad un'ottica di costi-benefici;

d)       una maggiore diffusione di metodologia per una gestione partecipata dei soggetti.

Deve essere fatto un discorso , un discorso di responsabilità, e cioè  costruire con saggezza il nostro futuro gestionale, con l'acquisizione delle prospettive, l'adesione convinta alle soluzioni e l'azione conseguente, portata avanti con energia. Perché com'è stato più volte detto è si vero che i cambiamenti devono essere previsti per non subirli, ma cosa più importante devono essere acquisiti e fatti propri.

Sulla base di questa convinzione, ci siamo posti ad analizzare il bilancio, convinti di trovarvi quei segni che indicassero che questa nuova via era stata intrapresa, a dir il vero  avevamo avuto rassicurazione perché  più volte la maggioranza aveva proclamato la necessità di gestire la programmazione in modo più “aziendale” e il proprio intendimento ad intraprendere tutte le necessarie azioni in questa direzione.

Però non abbiamo riscontrato  significativi cambiamenti non li abbiamo riscontrati, anche se noi  siamo una specie di controparte poco obbiettiva, ma convinta che l bilancio è si il principe degli strumenti politici, ma è anche un documento di numeri.

I numeri dicono che non si può affermare “che vi sia un nuovo modo di gestire”, anzi il nuovo, le iniziative, le azioni e le opere sono possibili solo esclusivamente alla enormi risorse dovute al risarcimento dei fondi Montedison e cosa ancora più preoccupante l'operatività del bilancio ne è sempre più vincolata.

c’è un maggiore vincolo dell’operatività del Comune alle risorse straordinari i “fondi del risarcimento Montedison”.

Tutto questo in piena contraddizione al buon proposito di portare all’indipendenza del bilancio comunale, così detto ordinario, dai fondi del risarcimento Montedison, obbiettivo si di lungo termine, ma che deve essere subito avviato. Questo ci pare non sia riscontrabile in questo bilancio (e nel bilancio pluriennale).

(al grafico "andamento Entrate primi tre Titoli e Spese Correnti)

Se noi andiamo a dedurre dai primi tre titoli dell’entrata l’importo degli interessi, otteniamo una differenza negativa tra le spese correnti e queste entrate:

Voce

2000

2001

2002

2003

Entrate I,II,III titolo senza interessi

10.757.657.000

11.175.631.000

11.299.544.000

11.611.756.000

Spese correnti

11.442.829.000

12.966.732.000

13.029.242.000

13.047.895.000

Differenza

-685.172.000

-1.791.101.000

-1.729.698.000

-1.436.139.000

Se poi andiamo a vedere l’indice “rigidità delle spese correnti” (spese personale + rate mutui/ entrate titoli I,II e III)  questo negli anni aumenta, diminuendo di conseguenza lo spazio di manovra politico e gestionale  degli amministratori:

anno

2000

2001

2002

2003

Grado di rigidità strutturale

38.42%

34.14%

35.79%

36.60%

Volendo proseguire con l’operazione di scorporo degli interessi dalle entrate dei titoli I, II, III  otteniamo un aumento significativo del grado di rigidità:

anno

2000

2001

2002

2003

Grado di rigidità strutturale con entrate dei tre primi titoli depurata dagli interessi

42.46%

42.84%

42.76%

42.58%

Si comprende quindi quanto siano “vitali” per la gestione amministrativa e funzionale di questo Comune le risorse del risarcimento Montedison, sia che le vediamo in modo diretto interessi e capitale, sia indiretto “non accensione di mutui”.

Condizione questa che non può essere smentita, e che deve essere ben presente a chi amministra il Comune di Longarone.

Crediamo che alla luce di questa “situazione” sia molto difficile affermare che questo bilancio sia un “bel bilancio” , e che sia ben organizzato, strutturato e predisposto.

Riteniamo di poter affermare che la grande sfida che gli amministratori del Comune di Longarone devono affrontare sia quella di garantire servizi efficaci   in modo efficiente con le risorse di un bilancio ordinario.

In caso contrario si ipoteca il futuro dei servizi stessi e dello sviluppo della comunità

Ci troveremmo ad avere a disposizione servizi e strutture, realizzate grazie ai fondi Montedison, ma di non essere in grado di garantirne l’erogazione e il funzionamento.

Questo lo diciamo sulla base anche del bilancio pluriennale che risulta essere "una dignitosa acrobazia contabile dell'ufficio di ragioneria" ma che manca di analisi e di prospettive.

Tutto questo non è facile , non sarebbe facile per chiunque, ma aver acquisito questa consapevolezza non basta, è fondamentale avere l’umiltà politico-amministrativa per affrontare in modo responsabile e consapevole il compito. Ci pare invece, che questa amministrazione abbia intrapreso il compito con grande presunzione, che l’esercizio dell’amministrare ha in parte attenuato.  

Questa amministrazione ci è parsa talvolta, specialmente all’inizio di legislatura, con gli occhi innocenti di un bambino che scopre le meraviglie e le cose tristi del modo. E cosi scoprire il grande male della burocrazia, i tempi dell’amministrare, le difficoltà di risolvere i problemi, la fatica dell’esercizio dell’amministrare.

Tanto da ricevere la netta impressione:

-          che non era ben chiaro cosa significasse amministrare e amministrare il comune di Longarone

-          che la propria incapacità dovuta in parte all’inesperienza venga mascherata dietro le difficoltà ereditate.

 

In relazione al questo bilancio e a quelli che verranno dobbiamo, con onestà politico-amministrativa chiederci,  come sarebbe amministrare il Comune di Longarone senza i fondi del risarcimento Montedison?

Sarebbe difficile o meglio difficilissimo e da questa consapevolezza che ci vengono vietati atteggiamenti presuntuosi, trionfalistici e toni enfatizzanti.

Resta da capire quale sia la linea di condotta, quale sia la politica di questa Amministrazione, che passando attraverso l’enorme risorsa del risarcimento, ha elaborato e destinato al futuro della comunità.

Noi nella nostra “povertà” non abbiamo ben compreso quali siano le linee conduttrici, ci pare sia, e in questo senso ci piacerebbe essere smentiti, un vivere alla giornata, che non può essere accettato da parte di un’amministrazione tanto più da quella di Longarone.

Vediamo piani di opere pubbliche che subiscono cambiamenti, entrano ed escono opere, cambiano gli importi degli interventi, vengono proclamati necessari interventi che poi vengono tolti e mancano interventi moralmente importanti , esempio a quando il museo?.

Abbiamo detto in occasione del bilancio 2000

L’utilizzo della risorsa “fondi Montedison” al di la delle proposte di investimento in opere, certamente utili alla Comunità, ci deve impegnare alla ricerca attenta e seria dei singoli interventi, con coraggio di operare delle scelte, sulla base di indirizzi oggetto di un dibattito, di un confronto, in sostanza non basta che ci siano delle necessità per far si che ha queste sia riservata una parte della risorsa.Dobbiamo costruire un programma degli interventi, in caso contrario rischiamo di compilare un elenco delle necessità (comunque vere) ma senza una reale  prospettiva.

Confermiamo che non siamo riusciti a comprendere il filo conduttore della proposta avanzata dalla maggioranza.

Ribadiamo quali secondo noi devono essere gli indirizzi principali:

         la memoria del Vajont e quindi cimitero e museo;

         la qualità del vivere e quindi interventi sui servizi fondamentali;

         la qualità sociale, strutture di servizio alle nuove generazioni e agli anziani;

         il contesto ambientale fatto di sicurezza, di salubrità e di vivibilità

         interventi per lo sviluppo economico della comunità

Per quanto riguarda il controllo della spesa collegato alla qualità dei servizi, in attesa del giubilato “controllo di gestione”, la cui difficile attuazione, questa amministrazione ha forse compreso, ci soffermiamo solo su alcune considerazioni:

le spese correnti sono in aumento si passa da 11.442.829.000 del 2000 a 12.966.732.000 del 2001 con un aumento notevole di lire 1.523.903.000 pari a un più 13,32% per poi continuare ad aumentare leggero 2001-2002 più lire 62.510.000, (0.48%) , 2002-2003 più lire  18.653.000, (0.14%) tanto che ci fanno dire che sono sottostimate.

Ora il notevole aumento delle spese correnti è stato certamente influenzato da aumenti non previsti quali quello del combustibile, costo del personale e ammortamenti,  ma certamente è dovuto a una maggiore liberta di spesa. Resta da dimostrare che questi “investimenti” abbiano sviluppato maggior qualità dei servizi.

Se  confrontiamo le spese correnti con le sole spese del personale abbiamo un andamento leggermente diverso:

Voce

2000

2001

2002

2003

Costo del personale

3.791.140.000

4.175.240.000

4.238.970.000

4.361.670.000

Aumento rispetto l’anno precedente

57.683.890

384.100.000

63.730.000

122.700.000

 

Un aumento notevole tra il 2000 e 2001 un più 384.100.000 e aumenti progressivi nei periodi successivi 2001-2002 più 63.730.000; 2002-2003 più 122.700.000. Questo significa che si pensa di contenere per il prossimo futuro le altre spese.

Ci limitiamo ora ad analizzare per la questione controllo dei costi il caso della raccolta e smaltimento dei rifiuti, in attesa della concreta attuazione di una seria raccolta differenziata più volte annunciata in modo di poter giungere all’obbiettivo del 35% nel 2003.

Abbiamo guardato a questo costo in ragione del suo notevole aumento rispetto l’anno 2000 da lire 565.000.000 a lire 750.000.000 un più 185.000.000 sia per le modifiche del regolamento con la nuova determinazione degli indici che comporterà per il cittadino un aumento consistente.

Il costo del 2000 è stato confrontato con i costi sostenuti da alcuni comuni bellunesi, e se è comunque necessario verificare i dati, la loro costruzione e caratteristica al fine da determinare se sono effettivamente omogenei e quindi sia corretto un loro confronto, ci pare che il risultato sia da leggere con grandissima attenzione:

Comune

Rifiuti kg

Abitanti

Costo

Kg/abitante

Costo a abitante

Lentiai

925.720

2950

227.942.125

314

77.269

Limana

1.252.750

4460

320.897.337

281

71.950

Mel

1.498.490

6295

413.930.974

238

65.756

Sedico

3.366.570

8659

776.905.814

389

89.722

Sospirolo

746.920

3254

210.563.845

229

64.709

Trichina

1.248.500

4494

321.526.242

278

71.546

Longarone solo RSU

1.692.360

4136

384.000.000

409

92.843

 

Abbiamo di  fronte una situazione che vede il costo del Comune di Longarone rapportato ad abitante, molto più alto di tutti comuni presenti nel prospetto, anche in confronto a comuni di maggiore entità (8654 e 6295), come risulta ancora più notevole il carico per abitante, anche in questa caso il maggiore del prospetto.

Questo ci fa dire che forse non vi è stata una attenta analisi del costo del servizio, che sulla base di questi dati dovrà essere ben vagliato, e come sia molto l’impegno da riservare alla raccolta differenziata.

Concludiamo con il confermare le nostre forti perplessità sulla bontà di questo bilancio. ù


Cronaca

Favorevoli

12

 

 

Contrari

1

La ns/ vice capogruppo Ornella D’incà

 

Astenuti

4

noi