Aria
     

 

Clima ed Inquinamento (*)

Il clima della Val Belluna non favorisce certamente la dispersione e la diluizione dei prodotti inquinanti, anzi! La “nostra” valle è soggetta a condizioni di inversione termica per 5-6 mesi all’anno. Si tratta di inversione da deflusso di aria fredda tipica nelle vallate montane ove il raffreddamento notturno dell’aria a contatto col terreno é massimo sui crinali montuosi; l’aria così addensatasi defluisce per gravità lungo i versanti delle vallate, accumulandosi sul fondo di esse anche per spessori di centinaia di metri. 

Considerando il pennacchio di fumo emesso da un’industria o l’eventuale Centrale Termica questo, in presenza di uno strato di inversione in quota, porta a :
s se esso si trova con la base al di sopra della bocca del camino, mentre dal suolo alla base dell’inversione l’equilibrio é neutro o instabile, l’effluente, nella sua ascesa, incontra uno strato a forte stabilità e quindi rimane intrappolato e si espande verso il suolo. Questo tipo di efflusso é noto con il nome di fumigation (affumicamento).
sse lo strato d’inversione si trova al di sotto della bocca del camino, mentre sopra le condizioni atmosferiche sono di neutralità, l’effluente scorre lungo il tetto dell’inversione senza abbattersi al suolo appunto perché incontra uno strato a forte stabilità che protegge il terreno sottostante: lofting (emissione verso l’alto). C’é da considerare però che i movimenti verticali degli inquinanti sono normalmente piuttosto difficili e si considera che anche senza il fenomeno dell’inversione termica non superano mai la quota di 600 m.s.l. dalla fonte, per cui persistono per lunghi periodi nello strato sovrastante l’inversione andando poi a ricadere sul suolo circostante appena si altera l’inversione o con le prime precipitazioni.
Il vento, quando c’é può trasferire gli inquinanti in altre zone (Feltre-Belluno ?) e accumulare le impurità nelle conche oppure può consentire, durante il tragitto, trasformazioni chimiche che ne aumentano la tossicità.

La morfologia del territorio della Val Belluna ostacola fortemente il “ricambio d’aria” necessario per lo smaltimento degli inquinanti. Inoltre da Feltre a Longarone vi sono già varie industrie inquinanti che operano sul territorio anche di tipo sperimentale (le cui emissioni presentano ancora dei lati oscuri). Inoltre, quando sono noti, gli effetti negativi sono sempre stati valutati singolarmente e mai in modo cumulativo: non si é mai valutata la sovrapposizione degli effetti di inquinamento dovuta alla presenza di più industrie inquinanti nello stesso territorio. 

 

 

(*) = dal sito di Italia Nostra - Belluno sezione Industrie 

 

 

 

 


Salute alcune considerazioni

sui dati 1995

 
 
 
 

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