Ordine del Giorno - Pro prolungamento dell'Autostrada Consiglio Comunale del 27 giugno 2002 (delibera n. 39) |
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OGGETTO:
Ordine del giorno circa il miglioramento
della situazione della viabilità in Comune di Longarone. Si dà atto
che all'inizio della trattazione è presente anche consigliere Celeste
Levis. Il
Sindaco illustra i contenuti della deliberazione, ricorda la conferenza
programrnatica regionale sulla viabilità tenutasi a Longarone il
21.01.2000 e lo studio di fattibilìtà sul bypass di Longarone risalente
al 1997, che interessava la sola Longarone, non risolvendo quindi né i
problemi a monte né quelli a valle. Menziona inoltre i problemi
riguardanti la rete ferroviaria. Cita l'accordo raggiunto in materia di
viabilità tra i 7 Sindaci dei Comuni compresi tra Ponte nelle Alpi e
Perarolo. Ritiene importante chiedere l'interessamento dei soggetti
istituzionali che possono decidere sull'argomento ed auspica un
coordinamento delle iniziative dei Comuni interessati. Afferma che la
Società Autostrade ha un certo interesse a realizzare uno studio di
fattibilità, e ad analizzarne l'impatto ambientale. Ritiene che quella
dell'autostrada non sia l'unica soluzione proponibile, e che-anche l'ANAS
possa elaborare soluzioni alternative. Procede quindi alla lettura
dell'ordine del giorno proposto all'attenzione dei Consiglio, facendo
presente che sono state accolte tante delle osservazioni formulate dal
capogruppo di minoranza De Col. Afferma che l'ordine del giorno è
onnicomprensivo delle varie possibili soluzioni al problema della viabilità
locale, potrebbe trovare il consenso di altri Comuni, ed essere di
supporto all'azione del Presidente della Provincia
il
consigliere Fiorenzo DE COL apprezza il coinvolgimento del gruppo di
minoranza sull’argomento, e fa notare che alcune delle osservazioni
presentate sono state accolte, se pur non tutte, quali la proposta di
eliminare il riferimento all'incontro con l'ori. Fabris, che aveva più
che altro un intento elettorale, e di togliere il richiamo
all'Osservatorio della Mobilità Provinciale, in quanto organismo interno
all'Ente. In merito all'aspetto sostanziale afferma tuttavia di non
concordare con la posizione del Sindaco, che auspica qualunque tipo di
soluzione, purché risolutiva dei problemi. Ritiene invece che Longarone
debba puntare alla soluzione migliore, che a suo avviso è quella della
circonvallazione, in quanto presenta un minore impatto ambientale e tiene
conto della strettezza della valle del Piave. Reputa che in tal modo si
possano risolvere i problemi di Fortogna e Longarone, ma non quelli di
Pirago, relativi all'intersezione con la statale 251 I. Afferma che la
Provincia di Belluno ha grande valenza naturalistica e ambientale per le
bellezze di cui è dotata, e pertanto bisogna puntare a rendere i nostri
luoghi più vivibili, scegliendo la soluzione meno impattante. Sostiene
che l'autostrada non è invece la soluzione idonea, ed anzi aumenterà
l'isolamento di Longarone. Ritiene che l'eventuale prolungamento
dell'autostrada Vada in direzione opposta rispetto agli interventi di
riqualificazione del territorio che si sono intrapresi. Ricorda che
sull'argomento c'è stato un confronto col Sindaco in sede di conferenza
dei capigruppo, dove egli aveva manifestato l'opportunità di rinviare
l'ordine dei giorno, stante anche le contrapposizioni in atto a livello
provinciale. Informa che il Sindaco aveva ricordato la necessità di fare
presto e che il problema è sul tappeto da troppo tempo. Afferma che i
numerosi impegni del Sindaco e suoi nell'ultima settimana non hanno
permesso un ulteriore approfondimento. Manifesta la forte volontà della
minoranza di appoggiare una presa di posizione sul problema della viabilità,
ma anche la contrarietà alla soluzione dell'autostrada, che - ricorda -
avrebbe una larghezza di circa 30 metri, contro i circa 15 dell'altra
soluzione. Ribadisce pertanto la preferenza per l'opzione della
circonvallazione, che propone di porre come prioritaria, ed è inoltre
meno costosa. L'assessore
Luigino OLIVIER non condivide il pensiero dei consigliere De Col, che
considera un passo indietro fino alle posizioni di 30 - 40 anni fa, quando
non si voleva l'autostrada. Sostiene invece la scelta di un'autostrada
compatibile con l'ambiente. Ricorda che il progetto del 97 avrebbe
peggiorato ancor più la viabilità Il
Sindaco ricorda che il vero problema è quello dei finanziamenti, e che ciò
che si chiede in questo momento è di compiere uno studio di fattibilità,
in modo da avere qualcosa dì concreto su cui ragionare, senza escludere
quindi a priori la soluzione proponibile da parte della Società
Autostrade. Fa appello quindi alla responsabilità dei consiglieri. Il
consigliere Giuseppe SACCHET chiede se nel deliberato ci sia un
riferimento preciso all'autostrada, e in risposta il Sindaco ne legge i
punti 2. e 3.. Il consigliere Sacchet manifesta scetticismo sull'impatto
ambientale di un'eventuale autostrada, e ricorda l'insoddisfazione dei
valdostani nei confronti dell'autostrada che attraversa il loro
territorio. Il
Sindaco puntualizza che ad oggi l'ipotesi di un'autostrada Venezia -
Monaco è impossibile, anche per motivi finanziari, e che al massimo si
parla di arrivare fino a Macchietto. Ricorda che in ogni caso lo studio di
fattibilità andrebbe valutato, e che se non reggesse dal punto di vista
ambientale non ci si potrebbe esprimere favorevolmente. Afferma che anche
con l'ANAS ci sono dei contatti, ma che il problema fondamentale è quello
della copertura finanziaria. Il consigliere Fiorenzo DE COL ritiene che non si possa definire irresponsabile chi non è favorevole all'autostrada. Sul fronte delle risorse afferma che gli interventi della Società Autostrade sono finanziati per il 50% con fondi propri, e per il 50% con fondi dello Stato, quando con queste sole ultime risorse si potrebbe finanziare la circonvallazione. Non sostiene l'ipotesi dello studio di fattibilità del 97, con svincolo sul Maè, bensì quella del passante completo da Castellavazzo a Fortogna, la cui larghezza sarebbe la metà di quella di una soluzione autostradale, avrebbe inoltre un minore impatto ambientale e renderebbe il traffico più fluido. Ribadisce che l'amministrazione deve avere il coraggio di fare la scelta migliore.
Il
consigliere Celeste Levis esce dall'aula L'assessore
Luigino OLIVIER afferma che nel dopo Vajont ci sarebbe stata la possibilità
di realizzare l'autostrada, ma che si è scelto diversamente, e che è
stato un errore, che ancora oggi fa sentire le sue conseguenze. Il
Sindaco ritiene di non poter escludere a priori la soluzione autostradale,
lo considera irresponsabile, così come
era irresponsabile il progetto del 97. Vuole uno studio di fattibilità,
su cui poi decidere. Ritiene possibile un progetto che abbia un limitato
impatto ambientale. Il
consigliere Giuseppe SACCHET manifesta la sua perplessità
sull'autostrada, che non sempre è un bene, pur ritenendo utile richiedere
alle autorità preposte una soluzione ai problemi della viabilità. IL CONSIGLIO
COMUNALE
SOTTOLINEATA
la perdurante penalizzazione che subisce il nostro territorio per la
consistenza del traffico lungo la 55 51 di Alemagna, stante
l'inadeguatezza del tracciato stradale e l'intersezione, proprio a
Longarone, della viabilità (SS 25 1) per la Val Cellina e la Val di Zoldo,
che comporta la concentrazione dei flussi con un congestionamento ormai
esasperante, con significative ricadute negative sulla qualità della vita
delle comunità, locali (inquinamento, stress, mobilità pericolosa e
limitata);
EVIDENZIATA l'insufficienza strutturale del sistema provinciale per la mobilità e l'assenza di una adeguata connessione con le aree limitrofe della pedemontana veneta, con le province di Pordenone, Udine, Trento e Bolzano, nonchè di idoneo collegamento verso il Nord Europa.
RICHIAMATA
l'attenzione anche sul Documento Conclusivo della seduta congiunta del
Consiglio Provinciale e dei Consigli Comunali, svoltasi a Longarone il 26
gennaio 1996, per quanto attiene la percorribilità della linea
ferroviaria Ponte Nelle Alpi - Calalzo, il collegamento con il Servizio
Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) e le verifiche di fattibilità
dei collegamenti Calalzo - Dobbiaco e Feltre Primolano; RICHIAMATA
la conferenza programmatica interregionale "Longarone: viabilità
2000" , tenutasi a Longarone, su iniziativa dell'amministrazione
comunale il 21 gennaio 2000; RICORDATA
l'iniziativa del giornale diocesano "L'Amico del Popolo", che
fece sottoscrivere, in data 12 giugno 2000, dalle organizzazione
economiche, sindacali e dai rappresentanti locali del Governo Nazionale,
del Governo Regionale e dagli amministratori locali, un Ordine del Giorno
per l'inserimento dell'asse di Alemagna nella rete transeuropea dei
trasporti; RICORDATI,
ancora, gli incontri con l'allora Sottosegretario, on. Mauro Fabris, a
Longarone, il 7 giugno 1999 e presso l'amministrazione Provinciale I' 1 1
gennaio dello stesso anno; PRESO
ATTO dell'accordo quadro sulle grandi infrastrutture nella Regione Veneto,
tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della
Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Veneto, sottoscritto a Venezia
il 9 agosto 2001; CONSIDERATO
il superarmento delle previsioni contenute nel Piano Regionale dei
Trasporti, datato 1990; RECLAIMATA
l'esigenza di dover urgentemente procedere alla eliminazione o
attenuazione dei fattori di rischio per superare le ricorrenti situazioni
di emergenza cui è sottoposta la viabilità provinciale e garantire una
corretta fruibilità del territorio in regime di idonea scorrevolezza,
senza per questo penalizzare l'aspetto turistico e la possibilità di
mantenere viva l'attrattiva dei piccoli centri montani della nostra
provincia; CON
9 voti favorevoli, n. 4 voti
contrari (De Col Fiorenzo, Chreyha Ali e D'Incà Ornella) e 1 astenuto (Sacchet
Giuseppe), espressi in forma palese DELIBERA
1.
di IMPEGNARE le componenti
istituzionali competenti, quali l'amministrazione Provinciale di Belluno,
la Regione Veneto, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
l'ANAS, la Società Veneto Strade Spa, le Ferrovie dello Stato, i
Presidenti delle Comunità Montane e i Sindaci dei Comuni della Provincia
di Belluno, i rappresentanti bellunesi al Parlamento e i Consiglieri
regionali bellunesi, affinché affianchino e supportino le iniziative del
Presidente della Provincia e dei Sindaci dei Comuni interessati volte alla
definizione di determinazioni foriere di un progetto compatibile alle
esigenze di sviluppo della comunità bellunese, anche attraverso
l'attivazione di un tavolo di concertazione permanente della mobilità per
l'analisi e la successiva definizione delle strategie di sviluppo della
mobilità provinciale e delle conseguenti necessarie infrastrutture;
2.
di CONSIDERARE l'eventuale realizzazione del prolungamento del
raccordo autostradale da Pian di Vedoja, in Comune di Ponte Nelle Alpi,
fino alla frazione di Macchietto, in Comune di Perarolo di Cadore, quale
possibile soluzione idonea e ambientalmente compatibile con le,
esigenze del nostro territorio, nonché adatta a risolvere e superare
l'emergenza connessa con la impraticabilità del tratto Longarone -
Rivalgo, primario punto nero della viabilità provinciale;
3. di IMPEGNARE l'Anas e il- Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad inserire nel prossimo Piano Triennale dell'Anas le necessarie risorse per "soccorrere le richieste della comunità bellunese, da troppo tempo disattese, e a valutare l'opportunità di procedere altresì con soluzioni alternative e immediati interventi utili a garantire la fluidità del traffico nei tratti viari più congestionati;
4.
di AUSPICARE una sollecita definizione di un nuovo e aggiornato
Piano Regionale dei Trasporti
5. di RICHIEDERE la riattivazione
dell’Osservatorio della Mobilità Provinciale. quale strumento utile
alla definizio1ne di politiche e strategie condivise e sostenibili;
6. di INVIARE il presente Ordine dei Giorno a tutte le componenti
istituzionali menzionate al precedente punto 1).
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