Bilancio di Previsione 2002 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Consiglio Comunale venerdì 25 gennaio 2002 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Il nostro principale intervento
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Il
Bilancio del Comune di Longarone oltre il duemila Bilancio
2002 – pluriennale 2002-2004 1. Il Bilancio è il programma di governo del Comune Questo
bilancio più di altri si conferma come lo strumento attraverso il quale,
oltre a gestire l'esistente, si programma il futuro di un paese. Si
programma il futuro attingendo da un progetto culturale d'ampio respiro
che si proponga di realizzare un'utopia di paese; un ideale alto e
ambizioso cui mirare, senza del quale le scelte diventano improvvisate,
dispersive, incoerenti nel tempo. Per
noi questo progetto culturale parte dall'affermazione della dignità della
persona umana che comporta inalienabili diritti e doveri. L'ente locale è
al servizio della persona-cittadino, inserita in una comunità ben
connotata, con la quale è solidale e alla cui crescita contribuisce
singolarmente o in forma associata secondo il principio di sussidiarietà.
L'ente locale deve facilitare e promuovere la libera espressione
dell'iniziativa dei cittadini, considerandola una risorsa irrinunciabile.
Perché ciò avvenga i cittadini devono avere spirito d'appartenenza e
riconoscersi nella comunità del loro paese. E’ proprio sulla creazione di
un nuovo spirito di appartenenza che occorre concentrare l'attenzione. Occorre
quindi ricostruire questa comunità e restituire al paese la sua identità
in primo luogo attraverso scelte coerenti e lungimiranti di carattere
urbanistico. E' inoltre necessario responsabilizzare i cittadini,
incentivare la partecipazione, valorizzare tutte le risorse umane, agire
con trasparenza nella gestione della cosa pubblica e creare opportunità
d'incontro ; infine vanno progettati spazi idonei e per loro natura
attrattivi. In sostanza va ridisegnato un paese a misura d'uomo, con una
costante attenzione alle prospettive future, per governare consapevolmente
il cambiamento. Dobbiamo
cioè essere capaci di leggere le linee di tendenza che ci portano a
prevedere come sarà Longarone tra
dieci - vent'anni e, partendo dalla razionalizzazione dell'esistente,
saper progettare il dimensionamento ottimale di strutture e servizi in
rapporto alla popolazione prevista, pensando nel frattempo ad
"assimilare" i nuovi residenti, per non essere sempre costretti
a rincorrere affannosamente le emergenze. Il bilancio comunale è l'atto più importante e rappresentativo
dell'azione di governo. Da parecchio tempo Cittadini Protagonisti
evidenzia la necessita di costruire il bilancio comunale per il futuro e
non per il contingente. Ci sono alcune scelte inserite in questo bilancio
che ci lasciano molto perplessi e che di conseguenza ci mettono in
apprensione. Dobbiamo
percorrere con serenità una strada diversa, lasciandoci alla spalle la
stagione dei buoni propositi e
dei proclami per concentrarci su un lavoro più silenzioso, dove scelte,
anche antipatiche, ma ragionevoli devono esser assunte. 2. Analisi del Bilancio 2002 2.1 – Spese correnti Molti dicono, e anche nel nostro Consiglio comunale alcuni hanno
espresso questo parere, che i numeri del bilancio vanno lasciati ai
tecnici, e che i politici si devono occupare solo dei progetti. In realtà non c'è niente di più sbagliato: la politica trova
infatti la sua necessità proprio dal fatto che le risorse a disposizione
non sono infinite, e che quindi bisogna individuare le priorità per
utilizzarle al meglio. Bisogna dunque prima di tutto conoscere le risorse, e i numeri
del bilancio sono quindi necessari per capire; su questi si deve
confrontare chi voglia fare un discorso politico serio e di ampio respiro. Non deve perciò stupire se presentiamo in questo intervento come
del resto abbiamo già fatto nel passato, un'analisi il più possibile
approfondita della situazione economico-finanziaria del comune, per
cercare di capire con la maggior precisione possibile qual è la
portata del bilancio. I
numeri dicono oggettivamente che le azioni e le opere sono possibili
esclusivamente alle enormi risorse dovute al risarcimento dei fondi
Montedison che rappresenta per il 2002 il 26,53% delle entrate dei primi
tre titoli (e nell’anno appena trascorso hanno costituito ben il 39,36%
- 2003 il 25,24% - 2004 il 20,71%) e cosa ancora più preoccupante
c’è un maggiore vincolo all’operatività del Comune, dovuto
all’utilizzo delle risorse straordinarie dei “fondi del risarcimento
Montedison” . Questo purtroppo è in piena contraddizione al buon
proposito di portare all’indipendenza del bilancio comunale rispetto ai
fondi del risarcimento Montedison. Il
bilancio di previsione 2002 ha tutti i titoli per essere considerato il
bilancio di svolta, infatti con questo bilancio viene delineato il futuro
del Comune o meglio l’utilizzo di gran parte dei fondi del risarcimento
Montedison . Questa
enorme risorsa che costituisce un formidabile strumento per incidere sul
“destino” di questo nostro Comune. Spesa e futuro
indebitamento gestionale in costante aumento Anche
sotto il profilo economico-finanziario, quello presentato per l’anno
2002 dalla giunta è un bilancio che presenta alcune incognite . In
particolare due sono i fattori che più ci preoccupano: l'aumento costante
della spesa corrente e quello degli investimenti. Come si può vedere dal
prospetto che segue:
L'aumento della spesa corrente negli ultimi tre anni (2001-1999=
6.857.488-5.719.317= 1.138.171 pari a 2.203.806.362 di vecchie lire)
è stata del 19.9% Ora
il notevole aumento delle spese correnti può essere stato certamente
influenzato da aumenti non previsti,
ma certamente è dovuto a una maggiore liberta di spesa. Resta da
dimostrare se questi “investimenti” produrranno una maggior qualità
dei servizi e una economicità complessiva di gestione. Allo stato attuale
non ci sono in questo senso segnali significativi. Questo è comunque un dato preoccupante perché, se non si tiene
sotto controllo la spesa, c'è il rischio di dover ricorrere in futuro a
un aumento delle entrate fiscali, fatto che, crediamo, non rientra nei
desideri di nessuno, e sicuramente non nei nostri. Nel contempo anche gli interessi provenienti dai depositi che sono
essenzialmente costituiti dai fondi Montedison sono destinati nel tempo a
diminuire come già evidenziato nel bilancio pluriennale :
Se
poi sottraiamo, come abbiamo già evidenziato in occasione del bilancio
2001, dai primi tre titoli dell’entrata l’importo degli interessi,
otteniamo una differenza negativa :
Si
comprende quindi quanto siano
“vitali” per la
gestione amministrativa e funzionale di questo Comune le risorse del
risarcimento Montedison, sia che le vediamo in modo diretto interessi e
capitale sia indiretto “non accensione di mutui”. Siamo nella
“singolare” condizione di spendere risorse straordinarie per la
gestione delle quotidiane necessità. Condizione
questa che non può essere smentita, e che deve essere ben presente in chi
amministra il Comune di Longarone. Chi
amministra deve essere in grado di giustificare questa politica. Ribadiamo
che la grande sfida che gli amministratori del Comune di Longarone devono
affrontare è quella di garantire servizi efficaci
in modo efficiente con le risorse di un bilancio ordinario. In
caso contrario si ipoteca il futuro dei servizi stessi e dello sviluppo
della comunità Ci
troveremmo ad avere a disposizione servizi e strutture, realizzate grazie
ai fondi Montedison, ma di non essere in grado di garantirne
l’erogazione e il funzionamento. Dobbiamo
guardare la spesa corrente e in particolare la spesa per il personale dove
quest’ultima ha assunto livelli “significativi”
come evidenziato nella tabella che segue:
questo
per verificare con rigore e attenzione
quanto lo stato della spesa corrente può essere considerato
“consolidato”. Senza
contare che in questo conto risulta legittimo comprendere anche l’onere
relativo alla gestione dei servizi socio assistenziali per 664.680 euro
(pari a 1.287.000.000 di lire) tralasciando il lavoro interinale (111.555
euro) e la pulizia strade (56.810 euro) che si possono benissimo
anch’essi ricondurre a spese per il personale ma che omettiamo
considerandole “occasionali”, per cui in questo caso abbiamo una spesa
complessiva di 2.951.430 euro (5.714.765 lire) che rappresenta il 42,57%
della spesa corrente, una percentuale che riteniamo consistente. A
questo punto due sono le ipotesi: a)
se questo aumento di spesa è dovuto a fatti eccezionali destinati
a “sistemare” situazioni di gestione in modo da consentite prospettive
di gestione migliori sia come qualità di servizi che nel rapporto costi; b)
se invece è un fatto consolidato e per il breve periodo lo è
(vedi il bilancio pluriennale) non possiamo che preoccuparci e affermare
che non condividiamo il modo
di fare. Questa
analisi è necessaria per poter guardare con serenità al futuro del
nostro comune. Resta
quindi da capire quale sia la
linea di condotta, quale sia la politica di questa Amministrazione, che
passando attraverso l’enorme risorsa del risarcimento, ha elaborato e
destinato al futuro della comunità. Non è da oggi che ripetiamo che il futuro della situazione
finanziaria del Comune di Longarone è fortemente a rischio . Come
muoversi, innanzitutto riconfermiamo alcune cose già dette Riteniamo obbiettivi primari dell'elaborazione del bilancio procedere a
una razionalizzazione dell'esistente volta a favorire: a)
il
passaggio da una cultura del compito ad una cultura del risultato; b)
il
coinvolgimento di tutta la struttura inteso come "partecipazione al
cambiamento" c)
l'abitudine
a collegare le proprie decisioni ad un'ottica di costi-benefici; d)
una
maggiore diffusione di metodologia per una gestione partecipata dei
soggetti. Questo è un richiamo all’assunzione di responsabilità, quello di
costruire con saggezza il nostro futuro gestionale, con l'acquisizione
delle prospettive, l'adesione convinta alle soluzioni e l'azione
conseguente, portata avanti con energia“ Cittadini Protagonisti ritiene che, per evitare di dover ricorrere
alla leva fiscale, sia necessaria un'ulteriore, decisa attenzione al controllo
di gestione, in modo di avere un aumento dell'efficienza della
macchina comunale e una conseguente diminuzione delle spese, che a questo
punto riteniamo essere più un fatto “politico” che un fatto
squisitamente tecnico. Signor
Sindaco colleghi consiglieri di maggioranza chiediamo a quando la svolta e
quando potremmo camminare con le nostre gambe? Se
l’obiettivo è da tutti acquisito e se diamo atto che questa maggioranza
intende perseguirlo e che in questo senso sta lavorando, riteniamo non
solo legittimo, ma innanzi tutto nostro dovere o meglio dovere di tutti
noi amministratori, darci un programma con un termine. Progettare
il momento in cui con le sole risorse ordinarie a disposizione di ogni
normale comune gestiremo i servizi e il patrimonio, servizi e patrimonio
che avremmo sistemato, organizzato, realizzato in modo ottimale grazie
alle straordinarie ed enormi risorse dei fondi Montedison. Lavorare
in prospettiva quindi, in un gioco di parole possiamo dire “che il
nostro futuro esige di sapere qual’è il suo destino” Su
questo fronte vogliamo riflettere ulteriormente sulla situazione
gestionale usando un indice che viene ormai da alcuni anni utilizzato,
forse con scarso successo in quanto probabilmente non guardato con la
giusta attenzione, “il grado di rigidità”, dalla relazione del
revisore dei conti (pag. 12 punto 7.) “l’indice
di -rigidità spese correnti- (spese correnti + rate mutui / entrate dei
primi tre titoli) indica quanta parte delle entrate correnti è assorbita
dalle spese per il personale e per il rimborso di rate dei mutui, ovvero
le spese rigide. Naturalmente, tanto maggiore è il livello dell’indice,
tanto minore è la possibilità per gli amministratori di impostare
liberamente una politica di allocazione di risorse”
La
relazione del Revisore ne evidenzia l’aumento negli anni 2001-2004, cosa
che risulta ulteriormente esaltata se il calcolo viene fatto senza
interessi e/o con i costi del personale in servizio tramite l’appalto
per i servizi assistenziali, a ulteriore dimostrazione dello stato di
“sudditanza” del Bilancio sia alle risorse Montedison
ma anche alla natura e consistenza dei servizi. 2.2 - Investimenti Sul
piano degli investimenti e degli impegni più in generale, il volume delle
risorse messe in campo sono enormi riepiloghiamole per aggregati così da
avere il senso di ciò di cui si parla:
Alcuni
impegni li abbiamo condivisi altri li condividiamo, ma su alcuni siamo
fortemente perplessi e in alcuni casi, se non contrari certamente convinti
che debbano essere ripensati. Altri ancora ridimensionati. 3 - Conclusioni Ci
siamo chiesti di fronte a questi indirizzi cosa noi avremmo proposto.
Oltre a confermare quanto abbiamo già proclamato e cioè che gli
indirizzi principali devono essere: –
la
memoria del Vajont e quindi cimitero e museo; –
la
qualità del vivere e quindi interventi sui servizi fondamentali; –
la
qualità sociale, strutture di servizio alle nuove generazioni e agli
anziani; –
il
contesto ambientale fatto di sicurezza, di salubrità e di vivibilità –
interventi
per lo sviluppo economico della comunità ci siamo anche trovati a
riflettere su cosa vogliamo che diventi Longarone e il suo territorio nel
senso di realizzare un'utopia di paese,
un ideale alto e ambizioso cui mirare, senza del quale le scelte diventano
improvvisate, dispersive, incoerenti nel tempo Che
futuro abbiamo in mente? Il
nostro confronto è stato ricco di proposte e di idee, ma abbiamo concluso che un progetto così “grandioso”
richiede una grande riflessione, un’attenta analisi, un grande sforzo
per aprire un vero confronto con tutti i cittadini. Senza tutto questo
nessuno può sentirsi legittimato, qualunque sia la qualità del suo
mandato, ad impegnare risorse così ingenti. Alcuni
interventi ci preoccupano non poco per la
loro dimensione e al loro impatto “sociale”: §
oltre venti miliardi per
il centro di Longarone il paese la comunità ha bisogno di un intervento
di questo tipo? §
la sistemazione del
Palazzetto dello Sport e della Piscina richiede 6 miliardi ? o l’impiego
di una risorsa simile mette in discussione la stessa esistenza della
struttura ? Su
tutto il panorama degli impegni e su
questi due interventi
in particolare invitiamo la maggioranza a riflettere Un invito a voler
fermare l’impeto del fare. Un fermarsi, per riordinare le idee,
guardare al domani e chiedersi se stiamo percorrendo la strada
giusta, se quello che abbiamo in mente è il nostro “ideale” e con
nostro intendiamo dell’intera comunità. Senza
questa meditazione crediamo che si rischi di ipotecare il futuro del
comune più che dare la svolta a cui aspira e che merita. Altre
sono le considerazioni che abbiamo fatto e che sulle quali sarebbe
opportuno aprire un confronto ma pensiamo che la questione degli
investimenti e della spesa corrente “consolidata” sia, come si dice
sufficiente per giudicare questo bilancio. Cronaca
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